“Lo scatto fotografico congela il tempo che per convenzione è passato e futuro. Il presente è sempre e ci insegue. Inatteso prende forma grazie all’occhio indiscreto della macchina fotografica che trasforma linee, forme e colori che ci appartengono, ma per distrazione, pigrizia o paura non vediamo. Un tempo ho scritto di Etera, la memoria senza tempo, la città che non c’è; continuo a viaggiare in essa consapevole che le convenzioni si trasformano per incanto in invenzioni: le dimensioni tradizionalmente conosciute si annullano e il caos diventa regola. Seguitemi che vi accompagno in questo nuovo viaggio!”
Francesco Vitali 2013